La stanza delle farfalle di Lucinda Riley

lucinda

La stanza delle farfalle di Lucinda Riley mi ha tenuta incollata dalla prima all’ultima pagina. Ho scoperto questa autrice grazie alla dolce Sere e non la ringrazierò mai abbastanza. I suoi libri, all’inizio, spaventano un po’, soprattutto perché raramente contengono meno di 500 pagine e hanno sempre molti protagonisti. Poi, superato questo primo scoglio, diventa come una specie di droga e non riesci più a staccarti. Solitamente, per impegni lavorativi, riesco a leggere solo la sera e mai prima delle 22, per cui il libro che scelgo influenza molto il mio sonno. Con La stanza delle farfalle non ho fatto altro che andare a letto e ripetere a mente i nomi dei protagonisti e i vari collegamenti. Questo è un mio limite, lo ammetto, ma quando ci sono tanti personaggi devo fare per forza questo esercizio mnemonico per riuscire a dare forma alla storia. Detto ciò, addentriamoci meglio nel romanzo.

farfalle

La nostra eroina, l’amica che tutte vorremmo, si chiama Posy, vive ad Admiral House e ha quasi 70 anni. Mamma di due figli completamente diversi, Posy è diventata vedova giovanissima e non si è mai rifatta una vita. I dolori della sua esistenza li ha curati prendendosi cura del grande giardino della casa di famiglia. Admiral House, come tutte le abitazioni datate e soprattutto grandi, ha bisogno di manutenzione continua ed è proprio per questo che Posy decide di venderla. La nostra simpatica ed eccentrica settantenne è davvero disposta a tagliare i ponti con il passato? Vuole davvero separarsi dai ricordi che sono racchiusi in quella grande casa?

posy

Nello scorrere delle pagine, oltre a viaggiare nell’infanzia di Posy, ci troviamo davanti tantissimi personaggi: i due figli che sono davvero il giorno e la notte, le rispettive mogli/compagne, uno scrittore terribilmente affascinante, una bambina astuta ma allo stesso tempo molto sensibile e un vecchio amore che torna a farsi vivo. Come fil rouge non può che esserci un bel segreto familiare. Anzi, azzarderei più segreti familiari perché, d’altronde, quanti nuclei possono dirsi certi della loro ‘storia’?

“C’è un equilibrio molto delicato dietro ad ogni cosa. Il semplice battito d’ali di una farfalla può fare la differenza in tutto il pianeta”

farfalla blu

La stanza delle farfalle di Lucinda Riley mi ha fatto sognare per qualche giorno e mi ha distratto dai problemi quotidiani che troppo spesso tolgono il sorriso. Insomma, è proprio il caso di dire che è stato una medicina per il cuore e per la mente. Quando la dolce Sere dice che ‘la Riley è una garanzia’ non sbaglia.

mano nella mano

A cura di Fabrizia Volponi

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Può un libro essere una 'medicina'? Parliamone e scopriamolo insieme!

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